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Ultima passeggiata dell’anno: ho rotto il tendine della spalla con una stupida caduta in una precedente escursione, ed il 20.09 mi devo operare. Marino, pensando di fare qualcosa di poco impegnativo, propone di andare al Passo Passetti (2082 m). Raggiungiamo San Berardino (1608 m) e fermiamo l’auto nell’ampio parcheggio alla sinistra della strada. Nonostante la giornata non sia molto bella, imbocchiamo prima la strada e poi il sentiero, che subito inizia a salire. La nebbia che avvolge il bosco, attenua il giallo dei larici, ed il silenzio è rotto solo dal leggero scroscio della pioggia. Proseguiamo senza troppe difficoltà e ci fermiamo solo a fare qualche foto per immortalare la magica atmosfera del luogo. Superiamo il torrente Ri de Confin e dopo poco, siamo fuori dal bosco. Seguiamo il sentiero che sale verso il passo, tra i prati macchiati dal rosso delle piante di mirtillo, e dopo un’ultima salita, siamo sul Pass di Passit (2082 m). I laghetti incastonati tra i dolci declivi del passo, sono solcati da striature gialle date dalle alghe e le loro acque sembrano immobili sotto la folta coltre della nebbia. Ci fermiamo a mangiare davanti alla piccola costruzione di pietra che sorge sulla sponda destra del lago più lontano. Dagli oggetti sparsi in giro, sembra che sia ancora abitata. Forse un cacciatore che sfrutta gli ultimi giorni utili, prima che la neve arrivi a coprire tutto e a diventare la regina assoluta di questi luoghi. La nebbia ed il gran freddo ci fanno rimettere subito in cammino e proseguendo senza fretta, ritorniamo alla macchina. L’escursione, caratterizzata dalla particolare atmosfera autunnale, è stata molto bella. Ci rattrista il fatto di non sapere quando possiamo riprendere e ci diamo appuntamento al prossimo anno, sperando che i piccoli e grandi acciacchi della vita non fermino la voglia di continuare ad andare. |
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